martedì 28 febbraio 2012

Fai da te

Per stemperare un po' il gomitolo di pensieri nella mia testa in questi giorni, per cercare di mettere da parte quelli "cattivi", mi sono data a mille altre cose che mi tenessero impegnata: la cucina, i caffè con le amiche, e perfino... perfino ai cosmetici fai da te.
Chi conosce il marchio Lush? Meravigliosa Lush.
Amo le sue ballistiche, i suoi spumanti, le sue bombe, perfino le sue maschere fresche.
Tutte naturali, tutte meravigliosamente profumate: un legozio Lush non lo trovi per caso, un negozio Lush lo... annusi. E' un inconfondibile profumo che si espande nell'aria, a metri e metri di distanza.
E così, complice un'amica che mi ha suggerito la ricetta, mi sono messa... in produzione. Inventandomi aromi, profumi.
E ho "prodotto" le mie prime ballistiche fai da te.



Ho provato per prima, sciolta in un meravigliso bagno caldo, quella... al caramello e cioccolato, ovviamente!
Profumato e meraviglioso...

domenica 19 febbraio 2012

Come è strano

...Come è strano.
Come è strano il tempo che ogni tanto ti sembra correre in fretta, e ogni tanto invece ti sembra essere immobile, statico, insapore.
...Eppure è sempre lo stesso tempo.
E' il mio umore, probabilmente, quello che invece cambia. 
Ed è proprio vero, allora, che le cose non sono mai in un modo o nell'altro, che è tutta solo una questione di prospettiva.
Che l'aspetto di ogni cosa cambia visto da un balcone.
Mi piacerebbe essere in grado di gestire i miei umori bene così come alle volte riesco a gestire il tempo: catalogare, organizzare... Senza che il tutto dipenda dai sentimenti, dalle emozioni, dalle sensazioni, che incasinano sempre anche le cose più semplici.
Nella vita, nell'amore, così come nella gestione dei figli.
Sono partita in quarta la scorsa settimana, ipotizzando scenari terribili, e alla fine il colloquio con le maestre è stato semplicissimo, piacevole, non c'era nulla che andasse così male, nessuno mi ha proposto di eliminare ogni divertimento di mio figlio per lasciarlo dedicare di più allo studio ma anzi mi è stato detto che sarebbe un grosso errore, che si vede che lui si impegna molto in ogni cosa che fa, perfino nelle discipline sportive, e che sarebbe un peccato terribile togliergliele.
Tutto a posto, dunque: nei compiti così come nella vita. Anche lì basta fermarsi, ricollegare il cervello, riavvitare la testa al collo e... ripartire. 
E siamo ripartiti... da una torta. :) 
La prima che fanno loro, completamente soli. Io suggerivo solo la ricetta. Mele e gocce di ciccolato.
Un successone. ...Una volta superato il panico-da-rottura-uova. 


A riguardo, poi, avevo trovato a Natale un rivista interessantissima: Sale e Pepe Kids. Ricette per bambini, a misura di bambino, da preparare insieme ai bambini.
Una meravigliosa idea, da segnalare a tutte le mamme. :)








sabato 11 febbraio 2012

Mercoledì...

Per mercoledì è previsto un incontro al vertice: io e la maestra di mio figlio, che mi ha convocato a colloquio.
Conosco molto bene il motivo, perché era ben scritto sulla pagella della scorsa settimana: è la discrepanza di impegno tra le cose svolte in classe e quelle da fare a casa. Buono n classe, insufficiente a casa.
E questo è... un dato oggettivamente reale. Niente da dire.
Quello che mi piacerebbe che provasse ad analizzare la maestra è anche tutto il contorno, quello che fa parte della vita dei bambini che tutti  giorni si svolge anche fuori dalla scuola.
Mio figlio ha una grossa passione per il calcio, ama nuotare, ama tutti gli sport in genere, ed è anche moto orgoglioso di essere stato convocato a cantare nel coro di una musicista.
Sono cose che gli impegnano, ovviamente, del tempo.
Ma sono... passioni. Passioni in cui lui mette l'anima.
Lui, così come i suoi altrettanto minuscoli compagni di squadra, è pronto a uscire di corsa nella neve pur di rincorrere un pallone. A sbucciarcisi le ginocchia. A picchiare la testa contro ogni sbaglio per poi ricominciare da capo e farlo meglio.
E sono passioni che per me è importante che vada avanti a coltivare: sono quelle che forse nell'età dell'adolescenza lo faranno impegnare in qualcosa e lo terranno lontano dalle panchine dove troppo spesso vedo ciondolare, ogni giorno e per tutti i giorni, troppi ragazzi senza nulla da fare.
E sono passioni che non mi sento ma soprattutto non voglio ostacolare.
Il rendimento di mio figlio è calato dalla prima elementare a oggi che è in quarta. Era partito con una sfilza di nove e a oggi ha un buon numero di sette e otto e qualche nove.
Non è il secchione della classe, è vero.
Potrebbe sicuramente dare di più se dedicasse tutto il suo tempo interamente a questo, è probabilmente vero anche questo.
Però... però io credo che si possa e si debba bilanciare entrambe le cose, la vita scolastica e tutto quello che c'è fuori. Che a parere mio è altrettanto importante. 
Ho un'amica, che per scelta vieta da sempre la televisione ai suoi bambini, i videogiochi, e via dicendo, che sostiene che invece fino a che il rendimento scolastico non sia al massimo, io dovrei togliergli tutto il resto.
Io invece credo che la vita sia fatta di doveri, così come però DEVE essere fatta anche di soddisfazioni personali.
Può essere che sarei soddisfatta io, creando un robot, ma... ma non credo sarebbe soddisfatto lui.
E io sono del parere che l'importante sia questo.
Se poi mio figlio, come mi diranno, potrebbe fare otto a scuola e invece si limita a fare sette perché ha anche altre passioni per la testa... per me va bene così.
Se e quando quel sette diventerà un cinque, allora ci sarà un problema e ci si fermerà per risolverlo.
Ringrazierò la maestra, che è comunque molto brava e che da l'anima nell'insegnamento, ma proseguirò per la mia strada.
E continuerò a non fare come fanno molte mamme dei suoi amici: continuerò a non rincorrere a destra e a manca per le altre case i compiti da fare se mio figlio si è dimenticato un libro, pur di "rattoppare" i suoi errori perché abbia un buon voto alla fine. Se ha dimenticato il libro, non farà l'esercizio, come è sempre stato, e prenderà la nota che si è meritato.
ma almeno (forse) nella vita imparerà a prendersi le sue responsabilità
A me piacerebbe crescere  un ometto che sappia occuparsi di se stesso, che non si aspetti di essere servito e riverito, che il giorno che avrà una moglie che rientra dal lavoro alla sua stessa ora, sia perfettamente in grado di prendere in mano una padella e preparare la cena.
Perché se devo mettere sulla bilancia la soddisfazione mia nel vedere tutti nove sulla sua pagella, o la sua di quando si renderà conto che gli è stato insegnato a cavarsela benissimo da solo... il mio piatto scende da questa parte.
Poi magari sto sbagliando, come sbaglierò, con loro, altre mille volte.
Ma solo il tempo, credo, mi potrà dare torto o ragione.

lunedì 6 febbraio 2012


Ci sono, ci sono, ci sono sempre Luis… 
Gli albanesi hanno ritirato il motorino e se ne sono andati in buon ordine.
E io… sono un po' sommersa dalla neve, ma ci sono.
Sembrava una spolverata di zucchero… è diventato un meraviglioso paesaggio ricoperto di panna montata. 
Tutto incredibilmente… bianco.
E spaventosamente gelato, aggiungerei, nelle ultime ore.
Un bianco che crea una meravigliosa atmosfera, comunque: romantica, candida. 
Amo la neve.
E la amo ancora di più adesso, che non sono costretta a valicare blocchi di neve per raggiungere il lavoro ogni mattina...














Bianco, ghiaccio, e… e un mare di altri ricordi in cui, a tratti, sprofondare.
Il ricordo del ghiaccio, che così tanto e per così tanti motivi ha in un certo senso per un lungo periodo fatto parte anche della mia vita.
Il ghiaccio graffiato… i segni netti delle lame sul ghiaccio.


E le mie prime pattinate, moltissimi anni fa.
Degli splendidi pattini bianchi bianchi, con attaccato al laccio un biondo sofficino hockeysta.
E il mio primo ricordo sul ghiaccio: lui.
Lui: Dilan Benedetti.
Tipologia: bello come il sole. 
Le amiche me ne parlavano da mesi, e io che non facevo alto che pensare "…che palle!".
Poi… poi lo vedo.
Il silenzio.
Lui che mi passa davanti sul ghiaccio deserto, che mi prende per mano e mi porta con lui.
Io, lui, i suoi occhi meravigliosamente verdi con quel ciuffetto biondo spruzzato sull'occhio, "Heal the world", le lame sul ghiaccio e… e tutto il turbine di sentimenti che arrivato dopo: il primo amore, la prima volta…
La prima mazzata secca in fronte. 
Che... c'è voluta, sicuramente, perché tutto quello che è stato è servito a farmi diventare così come sono adesso.
E perché tutto resta, a prescindere, uno splendido ricordo indelebile che sono assolutamente felice faccia parte di tutto il bagaglio delle mie cose, della mia vita.

mercoledì 1 febbraio 2012

Zucchero a velo


Stamattina qui era tutto candidamente bianco.
Leggiadramente bianco. 
Coperto da uno strato sottile. Come se qualcuno fosse passato, là in alto, e avesse dato una spolverata di zucchero a velo sul mondo.
Meraviglioso.
Ovattato.
Silenzioso.
Luccicante.
E splendida la meraviglia dei miei figli che subito dopo il mio "buongiorno" corrono di finestra in finestra, col naso appiccicato al vetro, per guardare il loro mondo tutto bianco. Aveva ragione chi, tempo fa, mi diceva che fuori da Milano molte cose sarebbero state diverse. La sensazione della prima nevicata, quando apri gli occhi la mattina e ti rendi conto subito che la luce che entra dalla finestra ha qualcosa di diverso… è tutta un altra cosa. Gli spazi, qui, sono un'altra cosa. Meravigliosa la Milano che mi accoglie ogni mattina con il suoi giornali free press freschi freschi, con i suoi mille odori di caffè e brioche, ma… ma avere la possibilità di tornare lo stesso qui ogni giorno, con la sensazione che per un attimo tutto il mondo si fermi qui… è un'altra cosa. …Perfino la neve sembra più bianca. :)












Aveva ragione lui, lo scoiattolo che da tempo vive qui di fronte al mio terrazzo e che da giorni aveva un gran da fare a portarsi via rami e ramoscelli per imbottirsi il nido...! :)





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